mateureka

 

Domenica 6 marzo 2016 ore 21.00

Castello dei Conti Oliva

Ingresso Libero

 

Il computer racconta se stesso

Università di Verona – Dipartimento di Informatica
Strada le Grazie 15, 37134 Verona

Nell’incontro si tratteranno numerosi temi relativi alla vita delle collezioni storiche di materiale informatico : dalle problematiche di gestione alle opportunità culturali, dalla fruibilità  alle occasioni di collaborazione. Un’attenzione particolare sarà posta alla potenzialità della “vecchia” informatica come strumento didattico per avvicinare le nuove generazioni al mondo della matematica e della logica, dell’elaborazione dei dati e del calcolo automatico.
Nell’occasione sarà possibile visitare la collezione del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona.

Programma

 

Pennabilli notte dei musei,

sabato 21 maggio 2016

pennabilli notte dei musei 21 maggio 2016

 

Nota bio-bibliografica
BALDONI RENZO, nato a Pennabilli (Rn)
il 10/8/1950 ed ivi residente in via Caroni 1

Renzo Baldoni

  • Docente emerito di Tecnologia
  • già Sindaco del Comune di Pennabilli
  • già Presidente del Parco Interregionale del “Sasso Simone e Simoncello”
  • fondatore del Museo di Informatica e Storia del Calcolo
  • fondatore e attuale direttore scientifico di Mateureka- Museo del Calcolo
  • vincitore nel 2009 del premio “Apifarfalle”della Provincia di Pesaro-Urbino
  • vincitore nel 2014 del premio nazionale “Montefeltro” per la sezione “Cultura e Scienze” dell’Università degli studi di Urbino
  • ha ottenuto la benemerenza civica, nel 2016, dall’Amministrazione Comunale di Pennabilli
  • autore del libro “Nel caso che”
  • autore del libro “Storia del calcolo”
  • autore del libro “Mateureka”
  • autore del libro “Matematica Antica”
  • autore di oltre 70 articoli scientifici e didattici pubblicati su riviste o atti di convegni
  • curatore della collana “Dalla fatica al piacere di contare”
  • curatore di oltre 40  mostre  (vedi www.mateureka.it e www.museoinformatica.it )
  • l’ultima mostra, allestita per il 2016,  riguarda l’ “Antico Egitto: la vita e la morte lungo il Nilo”, con particolare riguardo alla matematica e alla scienza degli antichi egizi.

Attualmente:

  • è impegnato per la realizzazione del  Science Center MOT – “Montefeltro Technopolis”;
  • relatore al convegno “Il computer racconta se stesso”, Università di Verona, con    “ Mateureka: primo museo di informatica in Europa”;
  • osserva con la teoria dei grafi i social network;
  • rimane principalmente affascinato dall’insieme di Mandelbrot come superfrattale di complessità inconcepibile, contenente un numero infinito di insiemi di Julia del tutto diversi;
  • per gustarsi anche fisicamente la dimensione frattale dell’universo effettua due lunghe camminate alla settimana nell’incontaminato e splendido Montefeltro.
Il fondatore di Mateureka, il prof. Renzo Baldoni (a sinistra) con il matematico Piergiorgio Odifreddi.

Piergiorgio Odifreddi

Konrad Zuse

Konrad Zuse

Renzo Baldoni

Tonino Guerra

 

Il 29 luglio 2015 il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo On. Dario Franceschini ha visitato il Museo Mateureka e la mostra su Ipazia riportandone un’ottima impressione. Ci ha lasciato con la promessa che tornerà possibilmente con il ministro della Pubblica Istruzione.

Naturalmente ne saremmo molto felici e ringraziamo il Ministro per la sua graditissima visita.

 

Il grande successo di pubblico e mediatico attorno alla mostra su Ipazia e la richiesta di numerosi docenti che desiderano portare le loro classi, all’inizio del prossimo anno scolastico, a vedere la mostra, hanno convinto il direttivo del museo Mateureka a prorogarla fino al 13 dicembre 2015.

Verrà poi allestita, durante il periodo natalizio di chiusura delle scuole, la nuova mostra, aperta per tutto il 2016, su “L’Antico Egitto: vita e morte lungo il Nilo”.

Finora 126 quotidiani e riviste ed oltre 600 siti internet hanno parlato e segnalato la mostra su Ipazia.

N.B. Diversi quotidiani hanno parlato di “Mateureka, museo del Calcolo di Rimini”; in realtà il museo è a Pennabilli, in provincia di Rimini!!!

 

Dopo la visita al Museo Mateureka e alla sua mostra “Ipazia, matematica alessandrina”, gli allievi della classe 4 C a tempo pieno dell’ I.C.S. “Marianna Dionigi” di Lanuvio (Roma) hanno ritratto vari personaggi, di varie epoche, scaturiti dallo studio delle varie civiltà in storia, da argomenti geografici o scientifici. Grandi occasioni di approfondimento sono state offerte, anche, dalla visita alla mostra “Numeri dallo 0 a ∞” – Roma, dalla lettura di libri di matematica della scrittrice Anna Cerasoli, dal catalogo del Museo del Calcolo Mateureka – Pennabilli, dai laboratori sui regoli di Nepero e di Genaille (in fase di lavoro) per la risoluzione di moltiplicazioni e divisioni
Il lavoro rappresenta un’attività multidisciplinare, che ha messo in connessione diverse discipline: la storia, filosofi, studiosi, matematici, astronomi, letterati di civiltà passate. Personaggi più moderni o della nostra epoca: navigatori, cartografi, scienziati, musicisti, incontrati grazie alla lettura di libri o di cataloghi di matematica e dalle varie mostre che gli alunni hanno visitato.
Anche la mostra di pittori importanti ha aiutato a dare un valore al disegno. Il tutto è nato, comunque, nel sapere che in tempi lontani una donna colta Ipazia di Alessandria sia stata apprezzata al pari di un uomo. In questa occasione , le maestre hanno letto stralci dal libro Ipazia della Ronchey. Un ringraziamento particolare alle maestre curatrici del progetto: Ciafrei Romina e Corazza Lucia.
Questi i personaggi ritratti e gli “artisti” che li hanno eseguiti:
ARCHIMEDE: Moretta Arianna COPERNICO: Cianfanelli Leonardo DURER: Passalacqua Federico EINSTEIN: Sanna Lorenzo ERATOSTENE: Ciocca Gabriele EUCLIDE: Bucsa Jonut FIBONACCI: Liccardo Sebastian GUTENBERG: Harabagiu Dennis IPAZIA: Renzi Helena MERCATORE: Morrone Gabriele MOZART: D’Ettore Simona PETERS: Bratie Gabriele PITAGORA:Candi Marco TALETE:Petriccca Andrea TOLOMEO: Monterubbianesi Elisa SIERPINSKI: Ghiorghita Leonardo
I lavori rimarranno esposti nel Museo Mateureka, nei mesi di luglio e agosto 2015, nel salone prospiciente la mostra su Ipazia, come interessante segno della collaborazione fra Scuola – Museo.

Mateureka

 

Intervista di Rete 8 VGA (canale 86 del Digitale Terrestre) al prof. Renzo Baldoni sul museo e sulla mostra temporanea dedicata a Ipazia.

 

Locandina Ipazia 2015
mostra-ipazia-matematica-alessandrina-ritratto-mateureka
Il Museo del Calcolo Mateureka  ricorda ed onora con una mostra la scienziata  Ipazia di Alessandria a 1.600 anni dalla sua morte; donna eccezionale, conosciuta e studiata come filosofa, ma  anche valente astronoma e prima donna matematica di cui abbiamo ragionevoli informazioni documentate.
Nella mostra, allestita all’interno del museo, abbiamo focalizzato, deliberatamente, la nostra attenzione solo e soltanto sul contributo di Ipazia come matematica.

Apparteneva a una famiglia di ottima estrazione; suo padre, Teone, era un personaggio di spicco, astronomo e direttore del museo di Alessandria, istituzione dalla quale dipendeva la grande Biblioteca, gioia del mondo ellenico (v. appendice 2).
Secondo alcuni testimoni a lei vicini era graziosa d’aspetto e, data la sua sapienza, si muoveva a proprio agio in un mondo di uomini, dimostrazione di un carattere eccezionale, per quel tempo. Come racconta Suida, intellettuale bizantino, e conferma Filostorgio, nella sua Storia ecclesiastica: “Ipazia divenne molto migliore del maestro (il padre Teone) e finì per essere lei stessa maestra di molti nelle scienze matematiche”. Aveva un modo di insegnare particolarmente efficace e un’argomentazione fluente ed accorrevano ad Alessandria da ogni parte per ascoltarla. Dopo la distruzione del Tempio di Serapide, impartiva le lezioni solo a casa propria. Poco incline alla frivolezza, aveva una natura ascetica. Sappiamo con certezza, perché tutte le fonti sono concordi nel testimoniarlo, che quanto Ipazia era morigerata nella vita e nei sentimenti tanto era diretta, quasi brutale, nel modo di fare e di parlare. Molto probabilmente Ipazia fu, ai suoi tempi, il numero uno in matematica.
mostra ipazia matematica alessandrina mateureka 2015Il contributo di Ipazia all’attività del padre pare indiscutibile; per esempio, anche se Teone non inventò l’astrolabio, partecipò attivamente al suo sviluppo e perfezionamento, e Ipazia si relazionò ampiamente con questo strumento (v. appendice 5 e la vetrina verticale). Anche i commenti scritti da Teone (v. appendice 3) sull’opera più grande di Tolomeo (100 circa- 170 circa), l’ Almagesto, si debbono, secondo alcuni studiosi, in gran parte alla mano della sua amorevole figlia. Teone la considerava superiore a sé in matematica e Damascio, ultimo scolarca dell’Accademia di Atene, nella sua Vita di Isidoro, scrive di lei come di una “donna versata nella geometria”.

Secondo Suida, Ipazia scrisse commenti alle Coniche di Apollonio di Pergamo (262 a.C.- 190 a.C.) (v. appendice 6) e all’Aritmetica di Diofanto di Alessandria (200/214 d.C.-284/298 d.C.)(v. appendice 7). Il nome di Ipazia è poi associato a un’opera chiamata dalle fonti Canone astronomico, probabilmente un commentario alle Tavole facili di Tolomeo all’interno del commento di Teone, che scrive “edizione riveduta da mia figlia, la filosofa Ipazia”. Riguardo alle macchine che, probabilmente, faceva costruire agli allievi, possiamo solo citare con certezza un astrolabio piatto, un idroscopio, che ha attirato l’attenzione del grande matematico Fermat, e un aerometro, per attenerci a quanto riferito da Sinesio; tutto il resto è illazione, o congettura. Ma il grande merito di Ipazia e di suo padre Teone, è stato quello di preservare i testi classici di matematica e, fra questi, specialmente gli Elementi di Euclide.

Com’è strutturata la mostra?

mostra-ipazia-matematica-alessandrina-statua-mateurekaAll’inizio  il visitatore è accolto da  Ipazia, sotto forma di una bellissima statua, realizzata dalla prof.ssa Lidia Masi. L’autrice ha saputo creare una sintesi meravigliosa ed efficace di Ipazia: il suo volto, che non è ellenico ma egizio e  lo sguardo rivolto al cielo che richiama il suo essere astronoma; il portamento altero e dignitoso tipico della filosofa, e l’astrolabio in mano e i rotoli dei libri matematici ai piedi e il cono delle coniche per il suo essere matematica ed inoltre la catena spezzata e le piccole ali dorate sul capo, per Ipazia divenuta ormai per tutti  simbolo della libertà di pensiero.

La prima vetrina  contiene, in cartaceo, le 5 opere studiate da Ipazia [ELEMENTI (300 a.C.) di Euclide; CONICHE (220 a.C. circa) di Apollonio;  ALMAGESTO (150 d.C.) e CANONE ASTRONOMICO  di Tolomeo; ARITMETICA (250 d.C. circa) di Diofanto] che sono consultabili anche in formato elettronico sui computer che contengono, inoltre, le liste delle donne matematiche e delle donne della scienza dove ogni figura dell’elenco può essere approfondita, oltre ad un’esauriente bibliografia su Ipazia.
La vetrina strumenti contiene , fra l’altro, un meraviglioso astrolabio e una sfera armillare del XVIII secolo, strumento presente già presso gli antichi greci e gli scienziati dell’Estremo Oriente e fu descritta da Tolomeo, vissuto ad Alessandria nel II secolo d.C. e da Teone ( 365 circa), padre di Ipazia.
Nella saletta di proiezione è possibile visionare alcuni spezzoni del film Agorà, sulla vita di Ipazia; filmati sulla matematica greca ed uno sulla città di  Alessandria d’Egitto, la sua biblioteca e il suo faro.

Nella vetrina moderna, in evidenza, il cratere “Ipazia” sulla Luna, omaggio degli astronomi alla grande scienziata e  numerosi testi storici e scientifici serviti per la realizzazione dei pannelli espositivi (che contengono le dieci appendici).
Fra i tanti, anche il grande Raffaello Sanzio nel suo stupendo affresco La Scuola di Atene, dedicato alle perle del pensiero greco, (v. appendice 1 e il quadro) e il giovane Giacomo Leopardi nella sua Storia dell’astronomia hanno reso onore a Ipazia.
Il tempo poi ha fatto di lei  un’icona del femminismo, della tolleranza e della libertà di  pensiero.
Infine, non è possibile non ricordare le altre donne della matematica e, più in generale, il ruolo delle donne nella scienza , tema ripreso nelle appendici 9 e 10.

Onore e lunga vita alla memoria di Ipazia

 

Inaugurazione della mostra Sabato 27 dicembre 2014 ore 16.00.

Il Museo Mateureka, a 1.600 anni dalla morte di Ipazia di Alessandria, intende onorare questa scienziata. Della sua vita, e ancor più della sua morte, si è detto di tutto; fu celebrata e idealizzata, ma anche mistificata e fraintesa. Noi, per non aggiungere parole a parole, desideriamo ricordare, basandoci su documentazioni storiche, il suo contributo come matematica. Parlando di Ipazia non è possibile però non ricordare le altre donne della matematica e, più in generale, il ruolo delle donne nella scienza che ci piacerebbe approfondire, a margine della mostra, con un convegno.

Alcuni brevi flash su Ipazia, tratti dalla presentazione-relazione della mostra:

  • “C’era una donna allora ad Alessandria, il cui nome era Ipazia. Era figlia di Teone, filosofo della scuola di Alessandria, ed era arrivata a un tale vertice di sapienza da superare di gran lunga tutti i filosofi della sua cerchia”, così narra uno storico cristiano di 15 secoli fa, Socrate Scolastico, avvocato alla corte di Costantinopoli…
  • Volutamente non entriamo in considerazioni storiche, politiche o religiose che non ci competono; il nostro unico desiderio è onorare Ipazia, simbolo della libertà di pensiero, ricordando il suo contributo come matematica.
  • Nelle appendici analizziamo alcuni argomenti matematici che, secondo le fonti, Ipazia ha trattato ricordando che non si è rinvenuto alcuno scritto inequivocabilmente suo. I suoi commenti o sono andati perduti o sono frammisti all’opera originale ed è impraticabile separarli da essa. E’ pur vero che era considerata dai suoi contemporanei la mente matematica più importante del suo tempo.
  • Il museo e la biblioteca di Alessandria, ai tempi di Ipazia, erano un’istituzione con circa sette secoli di storia. Teone, padre di Ipazia, fu professore del museo e Ipazia ne divenne direttrice intorno all’anno 400.(La scheda è ripresa dal volume Matematica Antica, edito dal Museo Mateureka)
  • Ipazia è la prima donna matematica di cui abbiamo ragionevoli informazioni documentate. La storia della matematica annovera pochissime donne prima del ventesimo secolo ed anche oggi la matematica è un’occupazione prevalentemente maschile.
  • A margine della mostra su Ipazia, il Museo Mateureka desidera aprire un dibattito che potrebbe includere anche un convegno sul ruolo delle donne nella scienza, focalizzato sulla marginalizzazione generalmente patita dalle donne non solo in matematica ma nella scienza in genere; sulla dominante “mascolizzazione della scienza” e sulla scarsa attenzione degli storici, e degli stessi scienziati, sulle ricerche e imprese scientifiche realizzate nei secoli dalle donne.
  • Desideriamo, con il seguente elenco (Appendice 9), non esaustivo, rendere onore e dichiarare la nostra più grande ammirazione per queste che non solo sono state grandi matematiche ma anche persone capaci di superare i pregiudizi più inestirpabili.

Ipazia di Alessandria

Aggiungiamo, con gioia, all’elenco, Maryam Mirzakhani, prima donna a vincere, nell’agosto 2014, la prestigiosa Medaglia Fields per gli studi sulla geometria iperbolica. Prima di lei il riconoscimento era stato assegnato a 52 uomini.

Ogni figura dell’elenco (Appendice 9 e 10) può essere approfondita sulle stazioni multimediali allestite per la mostra.

Onore a Ipazia e alle tante donne-scienziato che hanno consacrato agli studi scientifici gran parte della loro vita, per rendere il mondo più comprensibile, più giusto e più bello.

  • APPENDICE 1 : LA SCUOLA di ATENE
  • APPENDICE 2: L’ETA’ ALESSANDRINA
  • APPENDICE 3: TEONE
  • APPENDICE 4: IL SISTEMA SOLARE di ARISTARCO di SAMO
  • APPENDICE 5: L’ASTROLABIO
  • APPENDICE 6: CONICHE di APOLLONIO
  • APPENDICE 7: ARITMETICA di DIOFANTO
  • APPENDICE 8: FILM “ AGORA’ “
  • APPENDICE 9: DONNE della MATEMATICA
  • APPENDICE 10: DONNE della SCIENZA

La mostra è allestita presso il Museo Mateureka per tutto l’a.s. 2014/2015, il convegno sul ruolo delle donne nella scienza è in data da destinarsi, desiderando grandemente la presenza di Maryam Mirzakhani, prima donna a vincere la prestigiosa Medaglia Fields, il “Nobel” della matematica.

 

Leggi l’intervista su urbinoeilmontefeltro.eu

 

Da: Segreteria Premio “Frontino – Montefeltro”
A: Mateureka

Preg.mo Prof. Renzo Baldoni Museo della Matematica

Corpo del messaggio:

Sono lieto di comunicarle che il Museo della Matematica di Pennabilli è stato prescelto quale vincitore del Premio Nazionale di Cultura “Frontino Montefeltro”, XXXIII edizione 2014, per la Sezione Cultura e Scienze.

La premiazione avverrà nella giornata di domenica 26 Ottobre 2014, ore 10,30 presso il Complesso monumentale di Montefiorentino di Frontino. Seguirà invito e programma.

Congratulazioni vivissime a nome mio personale e del Rettore dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Prof. Stefano Pivato.

Il Sindaco Dr. Andrea Spagna

La foto della premiazione:

premiazione-universita-urbino-frontino-ottobre-2014

 

Sabato 25 ottobre ore 16 inaugurazione del quadrato magico “Il Perfetto”, di ordine 96, con la presenza dell’autore, il maestro Michele Di Lonardo.

Quadrato Magico “Il Perfetto”
di Michele Di Lonardo
di ordine 96 con numeri da 1 a 9216 e costante 442.416

Caratteristiche:
I subquadrati di ordine 4 e multipli di 4 sono “magici”.
La costante magica 442.416 è inoltre presente in numerose e svariate figure geometriche come quadrati,
rettangoli, triangoli, rombi e altri poligoni e figure (evidenziati solo alcuni esempi).

“Nella vita osservate queste tre virtù: Curiosità per ideare, Passione per operare, Pazienza per ottenere”

Per l’inaugurazione nelle foto il maestro Michele Di Lonardo con i suoi familiari e il maestro Di Lonardo (a destra) con il fondatore di Mateureka

 

Parliamo tanto e spesso di Didattica della matematica

Castel San Pietro Terme (Bologna)
7 – 8 – 9 novembre 2014

Sabato 8 e domenica 9 novembre, Hotel delle Terme, sala rossa
Laboratorio – mostra per la scuola secondaria di I e II grado, a cura di Renzo Baldoni (Mateureka, Museo del Calcolo di Pennabilli): 1614 – 2014: 400 anni di Logaritmi.

Sabato ore 8:30-12:30 e domenica ore 8:30-12:00.

 

Maryam MirzakhaniMaryam Mirzakhani, 33 anni, americana di origine iraniana, laureata ad Harvard, è la prima donna a vincere la Medaglia Fields, considerata il “Nobel” della matematica.

Insegna alla Stanford University in California, dove si è concentrata sulla geometria iperbolica.

Prima di lei il riconoscimento era stato assegnato a 52 uomini. “E’ un grande onore”, ha detto la studiosa.

 

inComune, notiziario del Comune di Pennabilli

articolo-incomune-2014-08

Corriere Rimini

articolo-corriere-rimini-2014-08

 

Coclea o Vite di ArchimedeLa coclea, attribuita ad Archimede (287-212 a.C.), è una macchina che facendo discendere l’acqua, la fa salire. Azionata con i piedi, era molto diffusa in epoca romana (ante 39 a.C.) e viene descritta da Vitruvio nel 25 a.C. nel suo De Architectura.
La troviamo anche in due affreschi di Pompei. Nel Rinascimento viene studiata da L.B. Alberti, da Francesco di Giorgio, da Leonardo da Vinci, da G. Galilei e Guido Ubaldo Del Monte (1615).
Una delle formelle più significative che ornavano il Palazzo Ducale di Urbino riguardava proprio la coclea, che viene rappresentata con a lato una fronda di quercia per significare l’alto contenuto di pensiero che ha portato alla sua invenzione.
La coclea presente a Mateureka è stata donata dal prof. Ing. Pier Gabriele Molari, della Università di Bologna, e costruita nell’ a.a. 2012-2013 come materiale di studio per il Laboratorio di Storia dell’ ingegneria meccanica dagli allievi ingegneri:

  • Alessandro Attoni
  • Matteo Ballanti
  • Carlo Cerretani
  • Paolo Di Luccio
  • Matteo Marrocco
  • Luca Musghi
  • Simone Paolizzi
 

W. Schickard (1592-1635), matematico amico di Keplero, basandosi sui logaritmi e sui bastoncini di Nepero, costruisce il suo orologio da calcolo nel 1623.

Macchina  di  Schickard  (1623, replica)

Macchina di Schickard (1623, replica)

I sei cilindri verticali sono tavole di moltiplicazione, gli ingranaggi sotto effettuano le addizioni e sottrazioni meccanicamente.

L’originale andò distrutto in un incendio nel 1624.

Questa qui esposta è una delle tre repliche, perfettamente funzionanti, della prima calcolatrice meccanica della storia (le altre due sono all’Università di Tubinga e nella casa natale di Keplero (Wurtemberg).

 

matematica-senza-frontiereMatematica Senza Frontiere è l’edizione italiana di Mathématiques Sans Frontières, nata per la scuola superiore nel 1989 nell’Alsazia del Nord a cura di Inspection Pédagogique Régionale de Mathématiques, IREM (Institut de Recherche sur l’Enseignement des Mathématiques) e Académie de Strasbourg, dal 1990 diffusa in Germania e  dal 1991 in Italia.

Nel corso degli anni si è estesa a molti Paesi europei ed extraeuropei raggiungendo scuole appartenenti a 38 Nazioni: Algeria, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Camerun, Canada, Cina, Egitto, Emirati Arabi, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Ile Maurice, India, Italia, Lettonia, Libano, Madagascar, Marocco, Messico, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Russia, Scozia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan,Togo, Tunisia, Turchia, Ungheria e USA  con una partecipazione da 2 400 studenti all’attuale di 270 000 provenienti da 10 000 classi.
In Italia l’iniziativa è promossa dall’ Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Direzione Generale, sostenuta e pubblicizzata dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica del MIUR.
Sia la competizione senior sia il concorso relativo al Logo sono riconosciute dal MIUR nell’Albo delle iniziative di Valorizzazione delle Eccellenze.

Partnership 2014

logo-universita-di-milano

logo-museo-mateureka-2014

logo-museo-leonardo-da-vinci

 

Coclea di Archimede

Il prof. Molari ha donato a Mateureka la splendida coclea di Archimede, costruita con i suoi allievi ingegneri dell’Università di Bologna.

Nella foto: il professor  Molari (a destra) e Baldoni vicino alla coclea.

 

24 aprile 2014 ore 16 presentazione, a cura del prof. Pier Gabriele Molari, dei libri Le mechaniche (1581) e Sulla coclea. Libri quattro (1615) di Guido Ubaldo Del Monte

Biblioteca Diocesana, via del seminario, Pennabilli24 aprile ore 16 presentazione, a cura del prof. Pier Gabriele Molari, dei libri Le mechaniche (1581) e Sulla coclea. Libri quattro (1615) di Guido Ubaldo Del Monte

 

 

La Casa editrice Forni è lieta di offrirLe al prezzo speciale di euro 50,00 entrambi i volumi in calce descritti.
Coloro che faranno pervenire la richiesta alla Casa editrice Forni via mail (editoriale@fornieditore.com), via telefono (051/6814142), via posta (Via Stelloni n. 3/a – 40010 Sala Bolognese – Bo-), entro il 10/05/2014, facendo riferimento alla presentazione odierna, riceveranno i due volumi senza spese ulteriori.
Chi, invece, vorrà acquistare un solo volume usufruirà dello sconto del 20% sul prezzo di copertina.

Del Monte Guido Ubaldo, Sulla coclea. Libri quattro (Venezia 1615)Del Monte Guido Ubaldo, Sulla coclea. Libri quattro (Venezia 1615). Tradotti e curati da E. Magnini e P.G. Molari. In-8, pp. 196, ill., br.
[97-888-271-3085-1]

Prezzo di copertina euro 36,00

Galileo, con chiaro riferimento a questo libro, scrive “Della coclea d`Archimede per levar l`acqua”: “Non mi pare che in questo luogo sia da passar con silenzio l`invenzione di Archimede d`alzar l`acqua con la vite: la quale non solo è maravigliosa, ma è miracolosa; poiché troveremo, che l`acqua ascende nella vite discendendo continuamente”.

Del Monte Guido Ubaldo, Le mechaniche (Venezia 1581).Del Monte Guido Ubaldo, Le mechaniche (Venezia 1581). A cura di P.G. Molari. In-8, pp. 280, br.
[97-888-271-3086-1]

Prezzo di copertina euro 38,00

Come scrive Guido Ubaldo, il libro è “a beneficio di chi si diletta di questa nobilissima Scienza; & massimamente di Capitani di guerra; Ingegnieri, Architetti, & d`ogni Artefice, che intenda per via di Machine far opre maravigliose, e quasi sopra naturali”.

 

Descrizione del mirabile principio dei logaritmi

Nell’a. s. 2013/2014 il Museo del Calcolo Mateureka festeggia con una mostra i 400 anni della pubblicazione del Mirifici Logarithmorum Canonis Descriptio (1614) di Nepero presentando i logaritmi come una delle idee-matematiche più importanti e prolifiche.

Argomenti della Mostra:

  • La scoperta dei logaritmi
  • I logaritmi di Nepero
  • Il concetto di logaritmo
  • Il regolo calcolatore
  • Calcolare quadrati…radici quadrate…radici cubiche
  • Appendice  1: Prima dei logaritmi
  • Appendice  2: I logaritmi
  • Appendice  3: La vita di Nepero
  • Appendice  4: I logaritmi secondo Burgi
  • Appendice  5: la funzione logaritmica di Torricelli
  • Appendice  6: La spirale logaritmica
  • Appendice  7: La trattrice di Huygins
  • Appendice  8: La funzione esponenziale
  • Appendice  9: La funzione logaritmica
  • Appendice 10: Il problema “Austriacum”
  • Appendice 11: Costruiamo una scala logaritmica
  • Appendice 12: Costruiamo un regolo calcolatore
  • Appendice 13: Logaritmi e numeri primi
  • Appendice 14: Logaritmi e musica
Logarithmorum Canonis Descriptio

Logarithmorum Canonis Descriptio

Giovanni Nepero

Giovanni Nepero

Regolo Calcolatore

Regolo Calcolatore

 

Mostra L’albero della conoscenza matematica PennabilliAl centro della mostra troneggia un grande albero dai cui rami pendono i più antichi libri di matematica presenti nella biblioteca del museo Mateureka. Idealmente, in quell’albero, è racchiusa tutta la conoscenza matematica dell’uomo, dalle tavolette sumere con impressi sull’argilla i primi segni numerici, all’invenzione dei sistemi per contare e per scrivere i numeri legata allo sviluppo dei traffici commerciali e della vita economica. Dagli Elementi di Euclide al primo libro di matematica, Larte de labbacho, impresso a stampa a Treviso nel 1478; dall’ Aritmetica del Calandri con le sue preziose miniature fiorentine tardorinascimentali che ne fanno, da un punto di vista estetico, il più bel libro di matematica mai pubblicato, alla Summa e al De Divina Proportione di Pacioli, con le 60 meravigliose tavole disegnate da Leonardo; dal foglio 231 r del Codice Atlantico in cui è rappresentato il modo di trovare la radice cubica, all’ Encyclopédie, opera colossale con la sua idea di una cultura unitaria e alla più insolita edizione (1847) dei Primi sei libri degli Elementi di Euclide, iperdecorata per la gioia degli appassionati della geometria e dell’estetica scientifica vittoriana.
Attorno all’albero sono esposti, in originale o in copia anastatica, su diverse bacheche, alcuni degli oltre 1.400 volumi antichi (del ‘500, ‘600, ‘700) che il museo ha iniziato a riversare in formato digitale. Nel laboratorio annesso, una carrellata grafica su come l’uomo costruisce conoscenza, la mette in comune, fornendo nuove conoscenze e su come la scrittura sia diventata la memoria dell’uomo. In concreto poi viene spiegato come nasce un libro di matematica mostrando le fasi di lavorazione dell’ultima pubblicazione di Mateureka, il volume Matematica antica, di 400 pagine con oltre 1.000 illustrazioni che presenta la matematica e gli aspetti peculiari di 12 popoli antichi (Sumeri, Elamiti, Babilonesi, Egiziani, Ittiti, Fenici, Ebrei, Minoici, Micenei, Greci, Etruschi e Romani).
Grazie a stazioni multimediali è possibile consultare, ad esempio, tutti i 1750 disegni su 1119 fogli del Codice Atlantico o tutta l’ Encyclopédie con le sue 23.135 pagine e 3.132 tavole o, molto più semplicemente, cogliere da un ramo dell’albero della conoscenza il libro desiderato, in formato digitale, e goderselo sul proprio reader e-book.
Curatore della mostra è il prof. Renzo Baldoni, fondatore di Mateureka e autore del volume Matematica antica, che attualmente si occupa del progetto “Dalla fatica al piacere di contare” con l’obiettivo di far comprendere e amare la matematica perché “la matematica è il linguaggio dell’universo” (Galilei) e “la creazione più originale dello spirito umano” (Whitehead) e può rappresentare per ognuno di noi la più affascinante delle avventure.

La mostra è visibile, presso il Museo Mateureka,

  • tutti i giorni di luglio e agosto 2013
  • dalle 9.30 alle 12.30
  • e dalle 14.30 alle 17.30.

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Non è più disponibile, perchè esaurito, il volumeMatematica Antica,
frutto dello studio e delle ricerche svolte dal fondatore del Museo, il prof. Renzo Baldoni.

Il libro, di 368 pagine, con oltre 1.000 illustrazioni, foto e schemi e con 120 schede di approfondimento, presenta la matematica e gli aspetti peculiari dei popoli antichi. Basato sui documenti storici – oltre 300 tavolette cuneiformi, 300 papiri e 600 studi specialistici analizzati nel corso di sette anni – è un invito a scalare il meraviglioso Albero della Matematica aiutando il lettore a mettere i piedi, in tutta sicurezza e tranquillità, sui vari rami.

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    Indice del volume “Matematica Antica”

    ( 350 pagine, 1.000 illustrazioni, 120 schede di approfondimento)

    Primo ramo: Le origini della matematica (dal 30.000 a.C.)
    (11 pagine, 16 illustrazioni, 5 schede)

    L’inizio dei numeri
    Contare
    L’invenzione della base

    Schede ”saperne di più”:

    • i primi strumenti di calcolo
    • la mano
    • il corpo umano, origine dell’aritmetica
    • gli animali sanno contare?
    • la base e i sistemi di numerazione

    Secondo ramo: Matematica babilonese (dal 3.500 a.C.)
    (53 pagine, 146 illustrazioni, 19 schede)

    Mesopotamia
    Il principio di posizione e l’invenzione dello zero
    Le operazioni fondamentali
    Calculi sumeri ed elamiti
    Tavolette sumeriche
    Distinta sumerica
    Cono di fondazione
    Tavoletta YBC 7289
    Tavoletta Plimpton 322
    Tavoletta di Shuruppak
    Tavoletta di Tell Harmall
    Tavoletta AO 8862

    Schede “saperne di più”:

    • una terra fra due fiumi
    • il progresso tecnologico in Mesopotamia
    • cretulae e sigilli, bullae e gettoni
    • origini della scrittura
    • l’invenzione della scrittura cuneiforme
    • primi documenti scritti
    • il sistema sessagesimale
    • dopo i Sumeri
    • l’argilla come memoria
    • contratto di matrimonio
    • divisione sumerica
    • abaco sumero
    • lo zero babilonese
    • radici quadrate in Mesopotamia
    • Ziggurat
    • Ebla, la prima biblioteca
    • le biblioteche della Mezzaluna
    • l’astronomia babilonese
    • Virtualmuseumiraq.it

    Terzo ramo: Matematica egiziana (dal 3.000 a.C. circa)
    (57 pagine, 175 illustrazioni, 18 schede)

    Il Nilo: forza vitale dell’Egitto
    Le cifre egizie
    Fonti storiche
    Il papiro di Rhind
    Il papiro di Mosca
    Il papiro Reisner, il papiro di Berlino, il papiro di Kahun
    Il rotolo di cuoio, le tavolette di legno

    Schede “saperne di più”:

    • Egitto “dono del Nilo”
    • Il progresso tecnologico in Egitto
    • La scrittura egizia: geroglifica, ieratica, demotica, copta
    • Il papiro
    • Tenditori di corde
    • Righello di Kha
    • La mastaba
    • Le piramidi
    • Il tempio solare
    • L’astronomia degli egizi
    • La stele di Rosetta
    • La tavolozza di Narmer
    • L’occhio di Horuz
    • Operazioni sotto le piramidi
    • Il problema 56 del papiro di Rhind
    • Le frazioni egizie
    • La geometria delle imbarcazioni egizie
    • Tesori egizi nel mondo

    Quarto ramo: Matematica mediterranea (dal 1.700 a.C. circa)
    (58 pagine, 199 illustrazioni, 24 schede)

    Ittiti
    Numerazione ittita

    Schede “saperne di più”:

    • la lingua degli Ittiti
    • la roccia scritta
    • Hattusa
    • Il progresso tecnologico ittita
    • I carri da guerra

    Fenici
    L’origine dell’alfabeto lineare
    La notazione numerica dei Fenici

    Schede “saperne di più”:

    • il carattere dei Fenici
    • i Fenici circumnavigarono l’Africa?
    • Scoprirono anche l’America?
    • Ugarit

    Ebrei
    Le lettere numerali ebraiche

    Schede “saperne di più”:

    • la schiavitù in Egitto
    • l’esodo
    • la marcia nel deserto
    • la Bibbia come fonte storica
    • la Bibbia dà i numeri
    • il calendario ebraico
    • Qumran
    • Il pi greco nella Bibbia
    • L’Universo e la Bibbia
    • Gematria

    Minoici
    Le cifre cretesi
    Lineare A
    Lineare B

    Schede “saperne di più”:

    • Minosse e Dedalo
    • Il palazzo di Cnosso
    • Il disco di Festo
    • Il labirinto di Creta
    • Civiltà micenea

    Quinto ramo: Matematica greca (dall’800 a.C. circa)
    (129 pagine, 392 illustrazioni, 39 schede)

    Lettere per contare
    Le fonti generali
    Periodo classico (600 a.C. – 300 a.C.)
    Talete e la scuola ionica
    Pitagora e la scuola italica
    I pitagorici e la musica
    L’astronomia pitagorica
    La scuola eleatica
    Zenone di Elea

    Schede “saperne di più”:

    • Grecia, la prima grande civiltà europea
    • Il progresso tecnologico greco
    • L’età geometrica: i tracciati armonici
    • Talete di Mileto
    • La scuola pitagorica
    • Il numero aureo
    • Il più famoso dei teoremi
    • Segmenti incommensurabili e numeri irrazionali
    • L’abaco di Salamina
    • I paradossi di Zenone
    • I giochi olimpici
    • Le nove Muse

    L’ età eroica  (400 a.C. circa)

    La duplicazione del cubo o problema di Delo
    Trisezione di un angolo e curva di Ippia
    Quadratura del cerchio
    Quadratura della lunula
    Archita di Taranto
    Algebra geometrica
    Platone e la scuola platonica
    Eudosso di Cnido
    Le sfere omocentriche di Eudosso
    Aristotele
    L’età alessandrina
    Euclide
    Gli Elementi
    Archimede
    Il corpus archimedeo

    Schede “saperne di più”:

    • quadratura della lunula
    • duplicazione del cubo
    • trisezione di un angolo
    • quadratura del cerchio
    • i solidi platonici
    • Platone e la matematica
    • Il mulino a vento (teorema di Pitagora)
    • Infinità dei numeri primi
    • Il teorema dello gnomone
    • Il codice perduto di Archimede
    • L’area del cerchio
    • Il valore di pi greco
    • Sulla sfera e il cilindro
    • La spirale di Archimede
    • La quadratura della parabola
    • Il Metodo
    • Lo Stomachion

    Apollonio
    Eratostene
    Nicomede
    Diocle
    Perseo
    Zenodoro
    Ipparco
    Menelao
    Tolomeo
    Erone
    Diofanto
    Simboli antichi
    Pappo
    Teone, Ipazia, Proclo
    Il declino della matematica greca

    Schede “saperne di più”:

    • Eratostene e la misura della Terra
    • Il mesolabio
    • L’astrolabio
    • La concoide
    • Il teorema di Tolomeo
    • L’astronomia greca
    • La formula di Erone
    • Ipazia
    • Ricreazioni greche
    • Musei

    Sesto ramo: Matematica romana ( 750 a.C. – 476 d.C. circa)
    (42 pagine, 72 illustrazioni, 13 schede)

    Gli Etruschi
    Le cifre etrusche
    Schede “saperne di più”:

    • Tarquinia
    • Le più importanti località etrusche

    I Romani
    Le cifre romane
    Schede “saperne di più”:

    • il progresso tecnologico romano
    • l’abaco
    • la prima calcolatrice tascabile
    • moltiplicazione con cifre romane
    • la groma
    • la scuola romana
    • le strade romane
    • l’acquedotto romano
    • l’esercito romano
    • monete romane
    • la riforma del calendario

    bibliografia e siti internet.

    La collana Dalla fatica al piacere di contare sarà formata da otto volumi:
    volume 1 – Matematica antica
    volume 2 – Matematica extraeuropea
    volume 3 – Medioevo e Rinascimento
    volume 4 – il 600 ( XXVII secolo)
    volume 5 – il 700 (XVIII secolo)
    volume 6 – l’800 (XIX secolo)
    volume 7 – il 900 (XX secolo)
    volume 8 – oggi (XXI secolo).

     

    Nuove acquisizioni del Museo:

    • un bellissimo grafometro del XVII secolo
    • il disco cifrante descritto nel De cifris di L.B. Alberti (1460);
    • l’opera “Incertezza dimensionale di Agathos”, maestro dell’espressionismo matematico.
     

    Il Museo del Calcolo di Pennabilli ha ospitato una mostra sulla crittografia grazie alla collaborazione tra le Regioni gemellate Wielkopolska e Emilia-Romagna.

    Ascolta l’intervista di Radio Emilia Romagna al prof. Renzo Baldoni:

    Professor Baldoni, da migliaia di anni la storia dell’uomo è attraversata dalla lotta fra chi inventa metodi sempre più sofisticati per trasmettere messaggi segreti e chi fa di tutto per decrittare i codici, cioè scoprirne il significato nascosto. In questo scontro vengono coinvolte la matematica, la linguistica, l’enigmistica, la statistica, l’elettronica, l’informatica, la fisica quantistica. La mostra organizzata a Pennabilli dalla Regione Wielkopolska in collaborazione con il Consolato Generale della Polonia a Milano, che cosa ha insegnato in questo senso? 

    Dalla decodifica della macchina crittografica tedesca Enigma al computer, il passo è stato davvero breve? E’ vero, cioè, che una delle ricadute tecnologiche più importanti della lotta fra inventori e solutori di codici è stato proprio il computer? 

    Il museo che lei dirige, visitato ogni anno da migliaia di studenti, è nato all’insegna di Galileo Galilei, secondo il quale il libro dell’universo è scritto in un linguaggio matematico.  E’ dunque la matematica che detiene il segreto ultimo della forma e dello spazio, il segreto dell’universo?

    A proposito di segreto, fino a poco tempo fa la crittografia, anche grazie alla guerra fredda, era vista come un’arma al servizio dei militari e della sicurezza delle principali nazioni. Oggi, invece, un numero enorme di messaggi viaggia su ogni sorta di canali, dalla posta tradizionale al telefono, alla radio, al telefax, a internet e alle linee di trasmissione dei dati ad alta velocità; spesso sono informazioni preziose e riservate, da proteggere da orecchi e occhi indiscreti. La tutela della privacy è diventata vitale: ci può spiegare perché solo la crittografia può assicurarla in modo efficace?

    Un’ultima domanda, professor Baldoni. Un museo interessante come il suo in un piccolo paese come Pennabilli: come mai il calcolo e la matematica sono approdati in questo antico borgo sull’Appennino?

     

    Mateureka, nell’anno scolastico 2012-13 (settembre 2012-giugno 2013), allestisce la mostra “L’albero della conoscenza matematica”.
    Al centro della mostra troneggia un grande albero dai cui rami pendono, in formato digitale, oltre 1400  antichi libri di matematica, presenti nella biblioteca del museo.
    Nel laboratorio annesso viene spiegato come nasce un libro di matematica, mostrandone tutte le fasi di ideazione e di lavorazione.
    Grazie a stazioni multimediali è possibile consultare i testi o, cogliendo da un ramo dell’albero il libro desiderato, goderselo, ad esempio, sul proprio e-book reader.

     

    Dal 7 luglio al 26 agosto 2012

    Mateureka, il Museo del Calcolo di Pennabilli (Rimini), dal 7 luglio al 26 agosto 2012, ospita la mostra internazionale “Enigma. Decifrare una vittoria. I Polacchi al servizio dell’ Europa”.
    La mostra riguarda la crittografia e, in particolare, grazie alla collaborazione del Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano e della Regione Wielkopolska, presenta l’apporto dei matematici polacchi alla decodifica della macchina crittografica tedesca “Enigma”, fatto che ha determinato la vittoria degli alleati sul nazismo.

    Da migliaia di anni la storia dell’uomo è attraversata dalla lotta fra chi inventa metodi sempre più sofisticati per trasmettere messaggi segreti e chi fa di tutto per decrittare i codici, cioè scoprirne il significato nascosto. In questo scontro vengono coinvolte la matematica, la linguistica, l’enigmistica, la statistica, l’elettronica, l’informatica, la fisica quantistica…

    Fino a poco tempo fa la crittografia, anche grazie alla guerra fredda, era vista come un’arma al servizio dei militari e della sicurezza nazionale delle principali potenze. Ma questa visione è ormai obsoleta. Oggi un numero enorme di messaggi viaggia su ogni sorta di canali, dalla posta tradizionale al telefono, alla radio, al telefax, a internet e alle linee di trasmissione dei dati ad alta velocità; spesso sono informazioni preziose e riservate, da proteggere da orecchi e occhi indiscreti. La tutela della privacy è diventata vitale per tutti noi e solo la crittografia può assicurarla in modo efficace. L’integrità e la riservatezza delle comunicazioni dipendono da complessi codici realizzati grazie alla matematica.

    Nella mostra sono esposti  anche numerosi exhibits interattivi e ricostruzioni (dalla scitale spartana al codice di Giulio Cesare, dal disco di L.B.Alberti ai cifrari di Vigenère e di Jefferson), fino agli attuali programmi di protezione per internet e per i dispositivi e.mobile. Su stazioni multimediali è possibile sperimentare, fra l’altro, il funzionamento di Enigma e della macchina di Turing , ricordando i 100 anni dalla nascita, e visionare filmati storici sulla origine del computer perché una delle ricadute tecnologiche più importanti della lotta fra inventori e solutori di codici, fra crittografia e crittanalisi, è stato proprio il computer. Un convegno sulla crittografia quantistica concluderà la mostra, gettando uno sguardo sul futuro di questa millenaria competizione.

    ORARI
    Dal 7 luglio al 26 agosto 2012
    Sabato e domenica ore 10-12.30 e 15.30–18.30

    Museo Mateureka – Piazza Garibaldi, 1 – PENNABILLI (RIMINI)

     

    Enigma Mostra InternazionaleMateureka, nei mesi di luglio e agosto 2012, ospiterà la mostra internazionale “Enigma. Decifrare una vittoria. I Polacchi al servizio dell’Europa”.

    La mostra riguarda la crittografia e, in particolare, l’apporto dei matematici polacchi alla decodifica della macchina crittografica tedesca “Enigma”, fatto che ha determinato la vittoria degli alleati sul nazismo.

     

    Mateureka è partner della competizione di matematica, organizzata in Italia da “Matematica senza Frontiere”, per le scuole superiori e che attualmente vede coinvolti Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Egitto, Emirati Arabi, Ecuador, Francia, Germania, Giordania, India, Italia, Lettonia, Libano, Madagascar, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Togo, Tunisia, Turchia, Ungheria e USA per un totale di oltre 250.000 studenti provenienti da 10.000 classi.

     

    Renzo Baldoni, Prima grande festa della Matematica, Oltremare di RiccioneIl Museo Mateureka partecipa alla prima grande festa della Matematica con la mostra “L’albero della conoscenza matematica”; sarà presente nei tre giorni il curatore della mostra, il prof. Renzo Baldoni.

    Nel Laboratorio annesso: come nasce un libro di matematica e l’esposizione, in originale o in copia anastatica, dei più bei libri di matematica.

    Renzo Baldoni, fondatore di Mateureka, il Museo del Calcolo di Pennabilli (Rn), curatore di oltre 50 mostre di argomento matematico, autore di vari libri, l’ultimo dei quali è Matematica Antica,  attualmente si occupa del progetto “Dalla fatica al piacere di contare”.

    Mateureka