L’interesse e la partecipazione delle scolaresche e del pubblico per la mostra “Antico Egitto: la vita e la morte lungo il Nilo” ha indotto il direttivo del museo Mateureka a renderla permanente; la piccola sezione egizia entra così a far parte del percorso museale. Essa è principalmente rivolta a chi, anche per la prima volta, si avvicina al mondo dei faraoni.
Vengono presentati aspetti interessanti della vita quotidiana nell’Antico Egitto, desunti anche da una raccolta di ostraca provenienti dal villaggio di Deir el-Medina, vicino a Luxor ed informazioni sul mondo dei vivi (scrittura e geroglifici, religione, matematica e astronomia, vita quotidiana, personaggi famosi, centri e monumenti) e sul mondo dei morti ( imbalsamazione, rituali funerari, psicostasia, libro dei morti, corredo funerario).
I testi sintetici ma rigorosi, le illustrazioni spettacolari, le gigantografie, gli oggetti esposti e le ricostruzioni fedeli agli originali delle collezioni egizie, alcune delle quali mirabilmente eseguite dall’artista Lidia Masi, senza alcuna pretesa di esaurire la materia egittologica, stimoleranno sicuramente nel visitatore il desiderio di approfondire la conoscenza di questa meravigliosa ed importante civiltà.
La ricostruzione poi di una camera funeraria, con mummia e sarcofago, trasmette la stessa emozione che si prova nella Valle dei Re, tanto che il selfie (autoscatto) con la mummia è molto apprezzato dai visitatori.
Particolare attenzione è stata dedicata alla scienza, all’astronomia e alla matematica degli antichi egizi. Con alcune particolarità, di cui il museo Mateureka va fiero, come l’esposizione di ben 280 cartigli, con i nomi di quasi tutti i faraoni che hanno regnato per circa 3.500 anni, che ha destato l’interesse di esperti egittologi; o la possibilità , per gli studiosi, di approfondire nella loro interezza il libro dei morti, il testo principale della letteratura religiosa egizia, e il papiro matematico di Rhind ( o di Ahmes), la più importante fonte di informazioni matematiche dell’ antico Egitto.
Il logo raffigura Nefertiti, la più bella e celebre regina egizia, con il faraone Akhenaton, suo marito, e una figlia che idealmente, dopo 3.350 anni, si incontrano a Pennabilli sotto il segno della pace e dell’amore.
Per maggiori informazioni e l’elenco completo degli oggetti esposti, il più antico dei quali ha oltre 3.000 anni, clicca sul logo o sulla scritta evidenziata qui sotto.
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