Durante il Rinascimento l’attività matematica segnò una ripresa.

  • In Italia nel 1494 Luca Pacioli pubblicò la “Summa de Arithmetica“, un compendio di algebra e, nel 1509, il “De divina proportione” sui poligoni e solidi regolari. Nel 1545 Cardano con la sua “Ars magna” divulgò la soluzione per l’equazione di terzo grado (S.del Ferro e Tartaglia) e di quarto grado (Ferrari); Bombelli compose la sua “Algebra” verso il 1560. Fondamentali gli studi sulla prospettiva di Leon Battista Alberti e di Piero della Francesca.
  • In Germania  Riese, Rudolff, Apian e Stifel scrissero numerosi trattati di aritmetica e di algebra.
  • In Inghilterra Recorde fu, di fatto, l’unico matematico di una certa levatura per tutto il XVI secolo.
  • Figura centrale ed eminente di questo periodo fu il matematico francese F. Viète che diede importanti contributi all’aritmetica, all’algebra, alla trigonometria e alla geometria.
  • Siamo debitori anche a Copernico, e al suo allievo Rheticus, per i contributi dati alla trigonometria e a Pietro Ramo per il suo apporto alla matematica in senso didattico.

Il matematico Luca Pacioli nella sua Summa arithmetica (1494) riassume le conoscenze matematiche dell’epoca.

Leonardo studia le proporzioni del corpo umano

Rinascimento

   
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