Di tutte le culture precolombiane del Centramerica, la più prestigiosa fu la maya e l’influenza da essa esercitata sugli altri popoli (in particolare gli aztechi) è paragonabile a quella dei greci sui romani durante l’antichità classica.
Nel corso del primo millennio, mentre le popolazioni occidentali sprofondavano nell’oscurantismo, i maya pervenivano all’apice delle loro realizzazioni in vari campi: arte, architettura, matematica e astronomia.
In matematica scoprirono il principio di posizione e inventarono lo zero. Il sistema era a base venti, i simboli erano semplicissimi: punti e tratti.
La matematica maya fu elaborata unicamente per soddisfare le esigenze del calcolo del tempo e delle osservazioni astronomiche.
Intorno al mille e fino alla conquista spagnola (1521) era in uso presso gli inca del Perù il quipù, un metodo di registrazione, formato da cordicelle colorate con nodi.
Gli Aztechi usavano un metodo di rappresentazione additivo ripetitivo modificato per rappresentare i numeri del loro sistema di numerazione con base 20.
Il Paese Maya si estende dalla costa dello Yucatàn a quella del Guatemala, dal Tabasco all’Honduras, per circa 1700 Km da nord a sud e 600 Km da ovest ad est.
Il quipù, primo dispositivo di conteggio utilizzato dagli Incas (1200-1500 d.C.).
La Pietra del Sole azteca ha un diametro di 3,5 metri e pesa 26 tonnellate.