“Ho trovato un grandissimo numero di teoremi straordinariamente belli”
(P. Fermat, 1601-1665)
Il teorema di Pitagora costituisce sicuramente uno dei risultati più significativi di tutta la matematica. Sebbene questo teorema prenda il nome dal matematico greco, la sua dimostrazione risale ai Babilonesi del tempo di Hammurabi, più di mille anni prima di Pitagora.
Anche gli Egiziani lo conoscevano e lo usavano per costruire angoli retti annodando corde lunghe 3, 4 e 5 unità. Gli Indù lo indicavano col nome di seggiola della piccola sposa, i Persiani con quello di figura della donna maritata; i Greci lo chiamavano pure teorema della maritata.
Il teorema di Pitagora e le sue dimostrazioni compaiono in continenti, culture e secoli diversi (nel 1940 Loonis pubblicò The Pythagorean Proposition che contiene 370 differenti dimostrazioni del teorema di Pitagora).
Una delle prime e più belle dimostrazioni è quella di Euclide negli Elementi:
Proposizione I.47.
“Nei triangoli rettangoli il quadrato del lato opposto all’angolo retto è uguale alla somma dei quadrati dei lati che comprendono l’angolo retto.”