Lo sviluppo della tecnologia elettronica introdusse notevoli novità anche nel campo delle calcolatrici per ufficio.
All’inizio degli anni ’60 si cominciarono a progettare e a vendere calcolatrici elettroniche da tavolo che andarono a sostituire le ormai superate addizionatrici e calcolatrici meccaniche ed elettromeccaniche.
In Italia le principali case costruttrici di calcolatrici elettroniche da tavolo furono la Industria Macchine Elettroniche, il cui modello più famoso è la IME 84, e la Olivetti che, con i modelli della serie Logos degli anni ’70, si impose nel mercato mondiale delle calcolatrici elettroniche stampanti.
La sempre più spinta miniaturizzazione ha consentito la costruzione, dagli anni ’70, di calcolatrici elettroniche tascabili sempre più potenti e flessibili e, dal 1973 con la HP 65, anche programmabili, del tutto simili quindi ad un calcolatore programmabile.